Si tratta di contributi economici relativi al canone annuo di locazione di immobili adibiti a propria abitazione e/o per l’emergenza abitativa. L’ammontare del contributo è pari al 40% della spesa sostenuta:
- fino a un massimo di 2.500 euro nel caso di canone calmierato/concordato;
- fino un massimo di 3.500 euro per l’emergenza abitativa o nel caso di canone a prezzo di mercato.
Il contributo è rivolto ai coniugi con stato civile di separato, divorziato o che hanno in atto un procedimento di separazione giudiziale in corso di perfezionamento che hanno i seguenti requisiti:
a) figli nati o adottati nel corso del matrimonio:
- minori o maggiorenni (solo se incarico ai genitori)
- disabili minori o maggiorenni in carico ai genitori.
b) un Isee in corso di validità inferiore o uguale a 30mila euro (Isee 2019 e Isee 2020)
c) residenti in Lombardia da 5 anni;
d) che non abbiano riportato condanne con sentenze passate in giudicato per reati contro la persona, tra cui gli atti persecutori di cui al decreto –legge 23 febbraio 2009, n. 38, nonché per i delitti di cui agli articoli 570 e 572 del codice penale;
e) intestatari di un contratto di locazione regolarmente registrato o di un contratto provvisorio per emergenza abitativa (es. residence, housing o altra tipologia di alloggio);
Possono richiedere il contributo anche i genitori che si trovano a vivere in condizione di grave marginalità sociale e che sono ospiti presso strutture di accoglienza o che vivono in condizioni precarie e non dignitose.
La domanda di partecipazione deve essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma informativa Bandi online della Regione.
Per conoscere i dettagli dell’iniziativa: informativa pubblicata sul sito web della Regione.