Ecco uno stralcio della lettera che nei giorni scorsi il Sindaco, Marco Segala, ha inviato al Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, al Ministro dell’Interno, Prefetto Matteo Piantedosi e al Ministro della Difesa, Guido Crosetto:
“…mi rivolgo a Voi in qualità di Sindaco di una Città di 40 mila abitanti per manifestarvi la mia personale frustrazione di fronte all’impotenza che spesso ammanta la lotta contro degrado e delinquenza nei nostri centri urbani. Purtroppo, ne sono consapevole, anni di politiche particolarmente permissive e che non hanno affrontato, ma invece ignorato, il tema della sicurezza, pongono di fronte a Voi una sfida ardua. Ma è una sfida che possiamo e dobbiamo vincere, insieme, per il bene delle nostre comunità”
“..Come si possono infatti definire, diversamente da inutili e inadeguate, leggi che consentono a soggetti, magari già fermati più volte nell’atto di rubare o spacciare, di poter continuare tranquillamente nelle proprie occupazioni criminali, senza temere di finire in carcere? Come si possono definire, diversamente da inefficaci, leggi che consentono a cittadini stranieri, irregolari sul territorio nazionale e spesso dediti ad attività illecite, di essere concretamente espulsi? L’espulsione, nella quasi totalità dei casi, è un foglio di carta che nella migliore delle ipotesi finisce in un cestino piuttosto che a terra: dobbiamo avere tutti il coraggio di ammetterlo. Come si possono definire, diversamente da utopiche e contrarie al bene delle comunità, norme che non consentono ad un Sindaco di intervenire, con incisività e non in via eccezionale o temporanea, sugli orari dei pubblici esercizi, laddove gli stessi rappresentino luoghi di attrazione per orde di incivili che disturbano fino a notte fonda il riposo di inermi cittadini?…”
“…Il tempo delle parole è finito, deve arrivare il tempo di azioni concrete. Azioni tese ad adeguare il nostro sistema normativo in modo da renderlo efficace strumento di sicurezza e di tranquillità, nel rispetto dei diritti inviolabili di tutti i cittadini. Non invoco e sollecito provvedimenti eccezionali, ma esorto invece l’adozione di norme che rendano certa e non aleatoria – nel solco delle garanzie costituzionali – l’applicazione di leggi funzionali ed efficaci in coerenza con lo scopo che si prefiggono: la sicurezza reale delle persone..”
“…da molto tempo ormai, i Comuni non capoluogo vengono dimenticati dalle politiche di sicurezza e tutti gli sforzi vengono concentrati nelle grandi città; questo provoca il trasferimento della microcriminalità nei comuni contermini a Milano o a quelli raggiungibili facilmente dal trasporto pubblico locale, che però non hanno livelli di presidio paragonabili a quelli di una grande Città..”